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L'intervista di Tommy_chef



Intervista realizzata da Federica Intervista realizzata da Federica

Abbiamo intervistato tommy_chef!

Visita il blog: Un cuoco da...MARE.


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Ciao tommy_chef, raccontaci...


Cosa ti ha spinto ad aprire il tuo blog ?


Dai miei nonni ho ereditato una frase che l'ho "tatuata" nel mio cuore : "Le cose più belle che la vita ti regala, nascono da sole, senza preavvisi".
Così, circa 5 anni fa, navigando tra un sito e l'altro, capitai in un blog. Nella homepage, in alto sulla destra, c'era un link: "Crea il tuo blog"....ed eccomi qua.
Fino ad allora la mia passione verso la cucina era esclusivamente condivisa con amici, quale migliore occasione per far conoscere il mio modo di pensare, di cucinare anche a contesti ben più ampi?

Perché hai scelto il nome « Cuoco d'a mare » come titolo del tuo blog?


Cuoco d'a...MARE ha due significati.
Il primo è "romantico", proprio come la mia indole. Esso racchiude l'ideale viaggio che conduco nella realizzazione dei miei piatti : AMORE verso la materia prima, EMOZIONE nel prepararla, PASSIONE nel gustarla.
Il secondo è legato alle mie origini PUGLIESI ed alla mia, diciamo, specializzazione : il PESCE e tutti i prodotti che il mare ci offre.

Come definiresti la tua cucina ?


Di cuore.
La maggior parte delle mie ricette parte da un concetto imprescindibile: la TRADIZIONE.
Il segreto di un piatto di successo sta proprio nel trovare il giusto equilibrio tra tradizione e "nuove frontiere" dei sapori.

Le tue foto sono magnifiche : che consiglio daresti ai nostri lettori per riuscire a fare delle belle foto ?


Fondamentale è la scelta degli ingredienti, pochi e giusti. Esagerare significherebbe rendere confusa non solo l'immagine ma anche l'interpretazione del lettore nel capir la bontà del piatto.
Altri elementi non trascurabili sono la luce, possibilmente soffusa, e l'inquadratura, da preferire quella dall'alto o al massimo la visuale a 45°.

Attraverso il tuo blog si capisce che sei molto attaccato alla regione in cui vivi, la Puglia. Cosa ami della cucina pugliese e cosa influisce di più sulla tua cucina?


Giusto per dare un idea, il mio svezzamento era a base di "riso, patate e cozze" e "orecchiette e cime di rape".
La cucina pugliese è la mia memoria storica. Tutto parte da essa.
Tra l'altro, una delle mie fortune è quella di avere due genitori pugliesi ma di province differenti, Taranto e Brindisi, pertanto il mio approccio verso la cucina pugliese è stato quasi a 360° : pasta fatta in casa, sugo di braciole, carne alla brace, zuppa di pesce, tutti piatti all'ordine del giorno.
L'influenza sulla mio tipo di cucina è stata inevitabile.

Nel tuo blog hai riservato uno spazio alla ricerca di fondi per dar vita ad una scuola di cucina per bambini. Puoi parlarci del tuo progetto e cosa ti ha spinto a proporlo?


Purtroppo la raccolta fondi non ha avuto successo, ma di sicuro non mollerò la presa.
Adoro i bambini, ma meglio ancora adoro stimolare la creatività dei bambini.
Sono stato e sono tutt'ora, come tutti gli ARIETI, una persona estremamente curiosa ed il mio progetto parte proprio dalla curiosità di vedere i bambini "stimolati" nel creare ricette, destreggiandosi tra impasti, creme e tanto altro.
Sarà sicuramente una esperienza per loro "alternativa" e per me divertente.

Uno dei tuoi più grandi desideri è “poter un giorno partecipare ad una trasmissione di cucina”. Perché questo desiderio? E cosa vorresti trasmettere al pubblico?


Il desiderio nasce innanzitutto dalla voglia di esorcizzare uno dei miei principali punti deboli, la timidezza.
Sono curioso di osservare la mia reazione davanti ad una telecamera.
Sarò scontato ma la prima cosa che mi piacerebbe trasmettere è la mia passione seguita dalla mia istintività. I miei piatti più buoni sono nati in pochi minuti, senza riflettere, basati solo sulla consapevolezza di avere delle grandi materie prime tra le mani.

La tua nuova rubrica “easy food” propone delle ricette con degli ingeredienti “poveri”. Potresti consigliarci una ricetta “easy” ma allo stesso tempo gustosa?


Una rivisitazione easy e soprattutto veloce della tipica "acquasale" un piatto povero dei nonni, basato su pane raffermo, pomodoro e basilico. Nella mia versione con l'aggiunta di patate e cozze tarantine.
Apriamo le cozze in una padella con uno spicchio d'aglio e un filo d'olio. Una volta aperte le sgusciamo e filtriamo il liquido ottenuto.
Lasciamo in infusione qualche fetta di pane raffermo nell'acqua delle cozze aggiungendo qualche foglia di basilico spezzettata.
A parte uniamo le cozze, i pomodorini tagliati a metà, le patate lesse tagliate a cubetti, sale, pepe e abbondante olio d'oliva.
Non appena il pane avrà raggiunto la consistenza morbida lo aggiungiamo, spezzettato manualmente, al composto di cozze.
Un bel calice di vino bianco pugliese e buon appetito.

Per te cucinare è....


...l'antistress in assoluto.
Non c'è pilates o palestra che tenga ad una buona "seduta" preparativa di due spaghetti con le cozze.

Un'ultima parola o un messaggio per i nostri lettori ?


Siate sempre curiosi di assaggiare nuovi ingredienti, nuovi piatti.
E' un pò come viaggiare....vi apre la mente ed inevitabilmente vi fa stare bene.



Grazie tommy_chef per aver risposto alle nostre domande. A presto!
Articolo Pubblicato da Federica - 16/04/2014



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