L'intervista di Paolo e Giacomo

Intervista realizzata da Silvia

Abbiamo intervistato Paolo e Giacomo!

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Ciao Paolo e Giacomo, raccontaci...

Siete due amici appassionati di cucina: cosa vi ha spinto ad aprire il vostro blog insieme ?

C4P: Da anni ormai organizziamo cene con amici, sono spesso occasioni per noi per sperimentare e confrontarci con piatti di alta cucina; avere delle "cavie" che non ti lancino poi i piatti a fine cena è sempre un vantaggio anche se devo dire che fino ad ora nessuno è mai stato tentato dal farlo. La cucina è un'arte ma è ancor prima condivisione quindi l'apertura di un blog lo abbiamo visto che un altro step che ci sentivamo di percorrere per aprire noi stessi e la nostra passione anche a persone che non conoscevamo direttamente.

Come è cominciata la vostra storia d'amore con la cucina ?

P: Fino a qualche anno fa ero solo amante del cibo, spesso venivo invitato da amici a casa che si spacciavano per grandi chef e quasi ogni volta avevo la sensazione che io sarei riuscito a fare qualcosa in più senza particolare fatica, non era arroganza o mancanza di umiltà, era come se ci fosse un'attrazione reciproca tra me, gli ingredienti e i fornelli, ma fino a quando non ti metti con cuore, passione e voglia non puoi sapere che se quella sensazione è fondata o è un puro miraggio. Da quel momento diciamo che questa storia è andata sempre in crescendo, vediamo dove mi porterà...

G: per me la cucina, in un certo senso, rappresenta la ricerca della felicità. Allo stesso modo in cui si rivivono emozioni, ascoltando un brano musicale, così la cucina ti permette di rivivere, col gusto, quelle emozioni provate a tavola che ti hanno colpito profondamente.

Come definireste la vostra cucina ?

P: Imprevedibile, magari sto provando a fare un piatto che ho visto su qualche libro o da qualche altra parte e in corso d'opera lo cambio, a volte sono grandi intuizioni, altre volte meno. Bisogna avere la pazienza di provare, assaggiare, riflettere, capire senza mai abbandonare il proprio istinto.

G: Tradizionalmente creativa; la nostra collaborazione si basa su fondamenta della Cultura culinaria italiana sommata alla creatività

Cosa vi seduce in una ricetta ?

P: Vi sono diversi momenti e diverse situazioni, se cerco una ricetta per una cena, può essere una foto, la presentazione è importante che fa correre l'immaginazione e ti da la voglia o meno di provare un piatto, di assaggiarlo con voglia o con diffidenza. Ma allo stesso modo può un abbinamento insolito di alcuni ingredienti o anche un tipo di cottura legata a un ingrediente, io ad esempio ho un debole per la cottura sottovuoto.

G: prima di tutto gli ingredienti, poi la passione di chi me la propone.

Qual è la più bella esperienza che avete fatto grazie al vostro blog ?

C4P: Sicuramente il primo evento che abbiamo fatto un paio di mesi fa al Suri (via California, Milano), era la prima volta dove ci confrontavamo in un ambiente aperto al pubblico. Abbiamo riflettuto a lungo su cosa preparare e come prepararlo, eravamo un pochino tesi all'inizio perchè non sai mai come potrà andare e come verrai giudicato ma dopo qualche minuto era come essere a casa.

C'è uno o più chef che ammirate in particolar modo ?

P: Ce ne sono molti, Gianfranco Vissani dopo averlo visto all'opera dal vivo, grande professionista, Carlo Cracco dopo aver studiato un paio di libri che mi hanno fatto percepire la sua filosofia e il suo approccio alla cucina ma soprattutto il Maestro, Gualtiero Marchesi, il Padre dell'Alta Cucina italiana.

G: Mi piace molto l’approccio di Claudio Sadler alla cucina e alla sua incredibile disponibilità e talento nelle lezioni. Ho scoperto Joel Robuchon tramite un libro che finora ci ha dato grandi soddisfazioni e la sua impresa resta irraggiungibile da chiunque altro.

Qual è l'utensile culinario o l'ingrediente dal quale non vi separereste mai ?

P: In questo momento direi il mortaio e il lemon myrtle, una spezia che ho conosciuto grazie alla mia fornitrice.

G: una grattugia Microplane e un bel pezzo di Parmigiano Reggiano stagionato 30 mesi

Qual è stata la vostra più grande sfida culinaria ?

C4P: L'anno scorso avevamo deciso di fare una cena sabato sera me, per tutta la settimana volevamo cucinare l'astice ma volevamo qualcosa di diverso e ricordo che nel pomeriggio Giacomo mi fece vedere una ricetta dal libro di Robuchon, non sembrava apparentemente complicata ma non l'avevo letta con la dovuta attenzione, i tempi della salsa li avevo completamente ignorati e quindi verso le 15 siamo andati a fare la spesa per poi cominciare a cucinare verso le 17.30…ecco abbiamo cenato all'1, distrutti ma estremamente felici per essere riusciti a replicare un capolavoro: Rondelle di Astice al Vapore con salsa Civet. Provatela, è un consiglio. Memorabile!

Siete due professionisti in campi differenti da quello culinario e "Chefs 4 Passion": pensate che questa passione potrebbe evolvere anche in un vostro nuovo percorso professionale ?

P: Chi può dirlo, non mi sono mai tirato indietro di fronte a una sfida, vivo questa passione cercando di coltivarla giorno per giorno e aggiungendo un pezzetto in più, con la spensieratezza e leggerezza che è il segreto per non farla diventare un obbligo o un dovere. Qualche idea di ulteriori sviluppi la abbiamo, il futuro ci farà scoprire se possono essere delle opportunità da cogliere.

G: lo spero, con la dovuta cautela. Come Paolo, anche il mio approccio è fondato sulla passione e non sull’imporsi ritmi esagerati per farlo diventare una professione. Vedremo, un passo alla volta.

Un'ultima parola o un messaggio per i nostri lettori ?

P: Non abbiate paura di provare cose diverse, i grandi piatti nascono spesso da esperimenti azzardati.

G: Seguite la vostra passione, senza paura, vi darà grandi soddisfazioni!

Grazie Paolo e Giacomo per aver risposto alle nostre domande. A presto!
Articolo Pubblicato da Silvia - 04/08/2013

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