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Credete davvero che il babà sia napoletano?

Di,
Tribù Golosa

Credete davvero che il babà sia napoletano?

Forse non lo sapete ma il babà non è napoletano !

Questo dolce che si vuole essere legato saldamente alla tradizione napoletana, in realtà non è nato nella città partenopea. Il babà deriverebbe infatti da un dolce lievitato, originario della Polonia, chiamato Babka ponczowa. I francesi iniziarono a prepararlo e lo chiamarono baba. A Napoli, invece, il delizioso dolcetto polacco venne chiamato « babbà ».


Chi fu l'inventore del babà ?

L'invenzione di questo dolcetto simbolo di Napoli si deve al re polacco Stanislao Leszczynski, suocero di Luigi XV di Francia. Grazie a queste relazioni familiari tra Francia e Polonia, il babà penetro' nella pasticceria francese. Leggenda vuole che il re Leszczynski fosse privo di denti ma molto ghiotto di gugelhupf, un dessert originario dell'Alsazia dall'impasto lievitato e dalla consistenza secca ; il re era dunque impossibilitato a mangiarlo, ragion per cui decise di adottare lo stratagemma di ammorbidirlo nel Tokaj (un tipo di vino ungherese e polacco) e nello sciroppo.

Da cosa deriva la forma del babà ?

Nicola Stohrer, noto pasticciere francese, arrivo' a Parigi grazie a Maria Leszczynska, la figlia del re polacco. E' per questo motivo che tutt'ora potete trovare dei babà, se siete di passaggio a Parigi. Una delle prime versioni di babà ricordava al re la tipica gonna delle donne anziane polacche, dalla forma a campana e chiamata babka. Un'altra versione afferma che il re fosse stato dotato dalla natura di un pessimo carattere, e che, in preda all'ira, avesse scagliato il dessert contro una credenza, frantumando una bottiglia piena di rum. Il babka si imbevve della bevanda alcolica, il re la assaggio', apprezzandola moltissimo. Decise allora di apporre questa modifica al dessert polacco.

La versione francese del babà : il Brillat-Savarin

Nel corso dell'800 il pasticcere francese Brillat-Savarin creo' un liquore che si sposava alla perfezione se accompagnato alla frutta. I fratelli Julien, famosi pasticceri, pensarono di ricoprire la macedonia con pasta di babà spennellata con marmellata di albicocche. Ecco che nacque il Babà Savarin. 

La nascita del babà napoletano

La prime notizie di babà a Napoli provengono dal cuoco Angeletti, che scrisse un manuale di cucina in cui parla di una ricetta di babà con l'aggiunta di uvetta e zafferano, in seguito eliminati e sostituiti da versioni di babà con amarene o crema.


 


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INGREDIENTI:

  • Un rotolo di pasta sfoglia
  • 1 mela
  • Una ciotolina di uvetta 
  • 1 cucchiaio di farina di mandorle
  • 1 cucchiaio di farina
  • 1 cucchiaio di zucchero di canna
  • 1 cucchiaio di cannella
  • Un tuorlo d'uovo
  • Zucchero a velo
  • Caramello liquido (facoltativo) 

 

PREPARAZIONE:

 

Preriscaldate il forno a 180°. Tagliate la mela a fettine fine. Mescolate in una ciotola l'uvetta, la farina di mandorle, lo zucchero di canna, la farina  e la cannella. Stendete il rotolo di pasta sfoglia e aggiungeteci le mele al centro. Con un coltello appuntito, tagliate la pasta  su ogni lato delle mele. Fate dei tagli sulla superficie, distanziati di 2 cm l'uno dall'altro. Iniziate ad intrecciare  la pasta partendo dalle estremità e portandole verso il centro, accavallando le bande di pasta. 
Spennellate con un tuorlo d'uovo. Infornate per 35 minuti a 180°. Spolverare con zucchero a velo e versate un po' di caramello liquido per decorare. 

 

 

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