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L'intervista di Laura Gioia



Intervista di Federica Intervista di Federica

Abbiamo intervistato Laura Gioia!

Visita il blog: essenza di vaniglia.


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Ciao Laura Gioia, raccontaci...


Cosa ti ha spinto ad aprire il tuo blog ?


Era il 2008. All'epoca seguivo due blog meravigliosi: Fior di zucca e il Cavoletto. Un po' per volta, seguendo i loro avvincenti racconti culinari, è maturata in me la voglia di avere anch'io delle pagine tutte mie dove poter raccontare a persone con la mia stessa passione, successi, conquiste, ma anche insuccessi e gran pasticci realizzati tra i fornelli!

Come è cominciata la tua storia d'amore con la cucina ?


Poiché parliamo di storia d'amore direi che è stato un colpo di fulmine! Ho cominciato ad amare la cucina sin da bambina: ho trascorso ore a giocare con il dolce forno e con la cucina di Barbie! Sin da piccolissima, smaniavo nel mettermi il grembiulino bianco, orlato di pizzo, per aiutare la mamma a preparare torte, biscotti e la pasta fatta in casa!
E' una passione che è cresciuta pian piano con me. Da adolescente uscivo dalla libreria con i mano i libri di Hesse, Shakespeare e...con il libro d'oro dei dolci! ;)

Come definiresti la tua cucina ?


Sicuramente è una cucina semplice e genuina. Non amo particolarmente le preparazioni troppo lunghe ed elaborate. Pochi ingredienti, di stagione e cucinati in tempi brevi. Soprattutto mi piace sapere quello che metto nel piatto! Scelgo accuratamente tutte le materie prime, non devono essere pregiate, ma di ottima qualità e sicura provenienza, possibilmente del territorio, ma comunque coltivate e allevate nel rispetto dell'ambiente e di chi lavora.

Perché hai scelto il nome « Essenza di vaniglia » come titolo del tuo blog?


Il nome del blog tradisce il mio debole per i dolci, in particolare dei classici dolci fatti in casa, magari la domenica pomeriggio, mentre fuori piove: torte, crostate, biscotti...quei dolci che quando entri in cucina ti senti avvolto dal caldo profumo della vaniglia

Qual è la più bella esperienza che hai fatto grazie al tuo blog ?


Partirei dal presupposto che il blog stesso è una delle esperienze più belle fatte finora.
Sono tante le emozioni bellissime vissute nel corso di questi sei anni.
Dovendo scegliere un'esperienza in particolare, credo che, Tipici dei parchi, la mostra-mercato, che si è svolta nella mia città, L'Aquila, qualche settimana fa, è stata quella che per per ora ho più nel cuore.
Ho avuto modo di conoscere persone meravigliose, in particolare amiche foodblogger e ho avuto anche la possibilità di presentare un mio show cooking con il grande Carlo Cambi!

Nel tuo blog dici di amare: " le spezie, le erbe aromatiche".Quale spezia preferisci? hai qualche consiglio su come utilizzare le sperie e le erbe aromatiche nelle ricette?


C'è una spezia che è l'oro rosso della mia terra: lo zafferano dell'Aquila. E' sicuramente la mia preferita, amo il suo profumo inebriante e il suo colore deciso... Ritengo, comunque, che tutte le spezie e tutte le erbe aromatiche sono fondamentali in cucina! Sanno dare un tocco magico, rendendo prezioso anche il piatto più banale.
Qualità e quantità sono soggettive.
Il mio consiglio, poiché siamo in primavera, è quello di utilizzare i fiori degli aromi che cominciano a sbocciare adesso e che, in alcuni casi, profumano anche più delle loro foglie! Se ne avete in abbondanza, fateli seccare in mazzetti all'ombra, conserverete, in tal modo, il loro aroma per il prossimo inverno.

Sei una abruzzese DOC. Puoi consigliarci una ricetta tipica della tua regione?


Sicuramente i maccheroni alla chitarra con sugo di pallottelle! Noi i maccheroni li tagliamo con un attrezzo molto suggestivo, la chitarra. In ogni casa abruzzese potrete trovarne uno, si tramanda tra le donne di famiglia.
Le pallottelle, invece, sono delle polpettine piccolissime, su per giù come una nocciola, fatte con un mix di carni e che rendono gustosissimo il nostro sugo.

Qual è stata la tua più grande sfida culinaria ?


La mia più grande sfida culinaria, non ancora del tutto vinta è quella del pane! Perché la mia ambizione è quella di arrivare ad eguagliare il meraviglioso pane che le mie nonne sfornavano quando ero bambina.
Pane con le patate, con la crosta croccante e la mollica gustosa e profumata. Cotto nel forno a legna.
Oggi io mi prendo cura del mio lievito madre come fosse un terzo figlio: lo accudisco, lo alimneto, gli faccio il bagnetto. Invece la mia nonna, ripescava da un angolino della madia una pallina, grande quanto una noce, di impasto secco e da lì nasceva i pane più buono del mondo...

Per te cucinare è....


La cucina è il mio angolo di mondo. Tra farina, uova e padelle...sono io, Laura al cento per cento!
Se sono arrabbiata o stressata mi è sufficiente mettere le mani in pasta e ritrovo pace ed equilibrio con me stessa.
E, forse, è uno dei modi in cui mi riesce meglio prendermi cura delle persone che amo. Credo sia profondamente vero dire che cucinare è un grande gesto d'amore.

Un'ultima parola o un messaggio per i nostri lettori ?


"Se non si ha la pretesa di diventare un cuoco di baldacchino, non credo sia necessario, per riuscire, di nascere con una cazzeruola in capo; basta la passione, molta attenzione e l'avvezzarsi precisi: poi scegliete sempre per materia prima roba della più fine, ché questa vi farà figurare."
Pellegrino Artusi, La scienza in cucina e l'arte di mangiare bene



Grazie Laura Gioia per aver risposto alle nostre domande. A presto!
Articolo Pubblicato da Federica - 02/06/2014



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