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L'intervista di Rebecka



Intervista realizzata da Federica Intervista realizzata da Federica

Abbiamo intervistato Rebecka!

Visita il blog: Miss Becky's Cottage.


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Ciao Rebecka, raccontaci...


Cosa ti ha spinto ad aprire il tuo blog ?


Non nasconderò che in ammirazione per il lavoro delle food blogger più famose del mondo, io abbia sentito l'irrefrenabile impulso di aprire un blog.
Forse spirito di emulazione o solo voglia di mettermi alla prova.
Ci ho pensato per diversi anni prima di concretizzare il sogno. Poi un giorno, con piccoli passi incerti, ho deciso di rendere pubblici buona parte dei miei sperimenti culinari.

Come è cominciata la tua storia d'amore con la cucina ?


I giorni del Natale sono quei giorni che anche adesso, da adulta, aspetto con trepidante eccitazione e gioia.
E' sempre stato così. Hanno una Magia che è difficile da spiegare a parole.
E' proprio in quei giorni che nella mia terra natale, Romania, gli incontri in cucina tra le donne della famiglia sono carichi di emozioni, di tradizioni, di condivisione.
Ed è proprio in quei giorni, osservando la nonna, la mamma, la zia e le prozie, che ho scoperto quanto il mio legame con il cibo e con la cucina fossero viscerali, qualcosa di profondo, a livello di DNA, come se non avessi potuto scegliere. Era così e basta.

Come definiresti la tua cucina ?


La cucina del Cottage è una cucina semplice. Un connubio di tradizioni europee, dove Stagionalità è la parola d'ordine. Amo profondamente la Natura, un amore che cerco di insegnare a mia figlia, ne rispetto i ritmi e apprezzo tutto quello che ci offre ogni stagione. Lei non sbaglia mai, nemmeno nei sapori.

Perché hai scelto il nome "Miss Becky's Cottage" come titolo del tuo blog?


Ho sempre sognato di vivere in una casetta indipendente, con un bel focolare in cucina, circondata da un rigoglioso giardino, un piccolo orto, un frutteto, circondata dal bosco.
Ho sempre immaginato questa casetta come uno di quei cottage inglesi, come il grande Thomas Kinkade sa disegnare, con tetti alti di paglia, muri intonacati a calce e finestre luminose.
Becky è il nomignolo anglicizzato di Rebecca, così presto detto ed io ho aperto le porte del mio immaginario Cottage al mondo.

Qual è la più bella esperienza che hai fatto grazie al tuo blog ?


Grazie a questo blog ho fatto molte cose belle, come far crescere di più la mia passione per la fotografia.
Ma credo che la cosa più bella che abbia fatto è stato conquistare e riconquistare ogni volta le mie amiche e la mia famiglia con il cibo e conoscere nuove splendide donne, amiche con la passione del cibo. Un gruppo di splendide donne che portano il nome di Bloggalline.

Hai delle origini romene e come spieghi benissimo risentono sul tuo modo di cucinare e di vedere la cucina in generale. Puoi dirci qualcosa di più della tradizione culinaria della Romania?


La Romania, crocevia di culture e tradizioni molto differenti, ha una cucina che è il frutto di una tradizione povera, che affonda le radici nei gusti di un universo pastorale, agreste, contadino, di un popolo profondamente legato alla Natura e ai suoi ritmi.
La base è sicuramente balcanica, ma a seconda delle regioni si sentono fortemente le influenze della cucina russa, turca, greca, austriaca, ungherese e addirittura francese.
E' una cucina povera ma saporita. Il sapore delle verdure e della frutta sono autentici, potenti, perchè la terra viene lavorata ancora come un tempo: pochi trattori, cavalli e buoi usati per arare, uomini e donne che sarchiano la terra e uso di fertilizzanti limitati alle gradi industrie agricole.
Abbiamo specialità che hanno reso la Romania una delle 'capitali del cibo' più prestigiose d'Europa prima degli anni del comunismo, periodo nel quale ha perso la sua fama ma che sta riconquistando ogni anno di più.
Sono numerose le specialità in tutte le regioni e in tutte le contee. Ricordo così la brânză de burduf, un formaggio di pecora avvolto in scorza di abete, il formaggio di capra di Năsal, uno dei migliori di tutto il paese e anche la feta di bufala di Huedin che nasce nei Monti Apuseni, zona divenuta famosa in tutto il mondo negli ultimi anni per la lotta che il popolo porta avanti nel salvaguardare Rosia Montana, dai massicci scavi per estrarre l'oro.
Un'altra specialità è il salame di Sibiu che ha 75 giorni di preparazione per arrivare alla forma, al profumo e al sapore che in molti conoscono.
Un profumato ricordo della mia infanzia è la marmellata di prugne che ogni autunno la mia nonnina materna preparava. La marmellata di prugne di Topoloveni, è diventato di recente il primo prodotto IGP della Romania.
Per chi avesse la fortuna di affrontare e godere di un viaggio in Romania, sicuramente assaggiare il pane di Pecica è un obbligo. E' un tipo di pane che vanta una tradizione antica, che ha una lunga lavorazione perché prevede una lievitazione naturale in tre fasi.
La Romania vanta anche una tradizione vitivinicola antichissima. Già 6mila anni fa venivano coltivati dai daci vitigni pregiati. Il Cotnari, un vino dolce prodotto in Moldavia da vitigni autoctoni è uno dei più conosciuti al mondo.
Voglio ricordare anche la Țuica il distillato di prugne più bevuto in Romania, il più antico e tradizionale e la Palinca, un triplo distillato di prugne.

Qual è l'utensile culinario o l'ingrediente dal quale non ti separeresti mai ?


Un utensile dal quale non potrei mai separarmi, banale forse, ma è il Cucchiaio. Ci permette di mescolare, di raccogliere e di assaggiare.
Non potrei trattenere cose liquide e solide se non in un cucchiaio, nè potrei godere per lungo tempo della patina di cioccolato che si ferma su un cucchiaio in attesa di essere assaporata, goduta. Lingua e cucchiaio sembrano complementari, non trovate?!
Un ingrediente dal quale non vorrei mai separarmi sono le mele. No, credo non ci sia in questo nessun legame primordiale con Eva, ma sicuramente c'è con la mia infanzia, periodo davvero felice. Potrei quindi, affermare che la felicità è una mela profumata e gustosa.

Da mamma foodblogger che consiglio daresti a tutte le lettrici che ci seguono per rendere più appetitosi i piatti dei loro bambini?


I bambini sono dei piccoli adulti. Loro amano ciò che noi amiamo. Loro mangeranno ciò che noi mangiamo.
Non ci sono grandi regole. Insegnare alla mia piccola i sapori è stato uno dei più grandi, divertenti e soddisfacenti impegni.
Ci vuole fantasia alcune volte nel impiattare i cibi per loro, per renderli più attraenti. Giocate con i taglia biscotti a forma di stella, di fiore, di animali per tagliare loro la frutta e la verdura.
Le abitudini, quelle sane, si imparano da piccoli.

Per te cucinare è....


Amore, amicizia, convivialità, gioia di vivere, casa!

Un'ultima parola o un messaggio per i nostri lettori ?


Il nostro paese e il mondo in generale sta attraversando un periodo difficile che ci costringe a rivedere le nostre abitudini, a ridimensionare le nostre aspettative.
Ma il reinventarsi nasce proprio nella nostra cucina, il focolare della nostra amata dimora.
Un ritorno alla Terra, alla Natura, ai ritmi lenti e consapevoli in sintonia con le stagioni, credo sia il mezzo e lo strumento migliore per imparare nuovamente a godersi la vita.
Cucinare cose semplici, saporite, genuine, condividerle con gli amici, con tutti quelli che amiamo, credo sia il mezzo più veloce per la Felicità.
Sporcatevi le mani di impasto di pane, di farina, osservatelo mentre lievita in un luogo tiepido, scoprite che benessere si prova mentre diffonde il suo aroma durante la cottura, mescolate pentoloni di marmellate, cucinate con gli amici, scambiatevi ricette, condividete con i vostri figli fette di pane, burro e marmellata. Amate!



Grazie Rebecka per aver risposto alle nostre domande. A presto!
Articolo Pubblicato da Federica - 04/09/2014



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Grazie di cuore Victoria, grazie davvero!

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Intervista DOP amica mia! Hai espresso in maniera così profonda l'amore che provi per la cucina e sono fiera che tu hai reso alla conoscenza le bellissime tradizioni della Romania, che è sorella gemella, tripla gemella :D della Repubblica Moldova. Chapeau MISS BECKY !

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