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L'intervista di Un cucchiaio di marmellata



Intervista realizzata da Silvia

Abbiamo intervistato Un cucchiaio di marmellata!

Visita il blog: Un cucchiaio di marmellata.


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Ciao Un cucchiaio di marmellata, raccontaci...


Cosa ti ha spinto ad aprire il tuo blog ?


Aprire il blog per me è stata una sorta di liberazione. Cucino da sempre e da sempre le amiche mi chiedono le ricette dei miei piatti. E sai, quando ti ritrovi a scrivere per venti o trenta volte la stessa ricetta inizi a pensare ad un modo per ottimizzare il tuo tempo. Il blog in primis per questo motivo. Ma poi nasce anche dal fatto che in molti mi dicevano di provarci; le persone credono in me più di quanto non faccia io. E così, affidandomi ad una professionista ho deciso di creare questo mio spazio virtuale in cui mostrare me stessa, la mia vita e le mie ricette.

Hai iniziato a cucinare a 7 anni: puoi raccontare brevemente ai nostri lettori come è nata la tua storia d'amore con la cucina ?


Alcune persone iniziano per curiosità, altre lo fanno per necessità. Io faccio parte di questa seconda categoria. Ho iniziato ovviamente per gioco, visto la mia tenera età, ma poi guardando l'impegno che ci metteva mio padre ad imparare da colleghe e sorelle, vedendo le tante volte che sbagliava, osservandolo nel suo impegno quotidiano per darmi i migliori piatti possibili, scrutando le sue mani muoversi tra farina, uova, latte e tutti gli ingredienti che fanno parte di ogni cucina ho imparato. Ho imparato osservando lui, questo grande uomo che è riuscito a crescere una figlia da solo affrontando tantissime difficoltà, senza mai arrendersi. Guardando lui da lui ho imparato. In cucina come nella vita.

Come definiresti la tua cucina ?


La mia cucina è basata sulle stagionalità. Amo cucinare ciò che mi da la stagione. Non amo i piatti troppo pesanti e prediligo le verdure alla carne. La mia cucina rispecchia me stessa, come si può notare dal blog amo i dolci. Una vita senza zucchero per me non è vita. Oltre a questo cucino tutto sempre senza esagerare coi condimenti perchè non amo che le ricette siano troppo pesanti. Difficilmente uso il burro, prediligo l'olio anche se con moderazione. Amo soprattutto i piatti sfiziosi, ben curati sia nella preparazione che nell'impiattamento. Per me l'estetica del piatto è una cosa molto importante; non mi piace che il piatto sia troppo studiato, ma ordinato e pulito si. Ogni componente deve avere il suo giusto spazio e tutto deve essere armonioso agli occhi come al palato. Mi piace che i piatti siano delicati ma allo stesso tempo saporiti. Mi piace inoltre provare e sperimentare anche ricette che non siano le classiche italiane, ho molti libri di cucina internazionale e pian piano voglio arrivare ad avere una buona preparazione in più cucine possibili.

Cosa ti seduce in una ricetta ?


La cosa che più mi seduce in una ricetta è la sua storia. Ogni volta che mi accingo per la prima volta a ricreare una pietanza, che sia un dolce o uno spezzatino o una pasta, mi informo sempre sulla sua storia. Non mi basta accontentare il mio ego personale riuscendo nell'impresa di rifare la ricetta, e non mi basta nemmeno accontentare il mio palato, non mi interessano i complimenti che possono farmi i commensali. Ciò che veramente mi seduce é la conoscenza che ho di quel piatto. E' sapere la sua storia, quando nasce, da chi nasce, perchè nasce. E' sapere e conoscere, è riuscire a rispondere alle domande che mi possono esser fatte, in modo esaustivo e soddisfacente. MI piace essere preparata a 360°.

Qual è la più bella esperienza che hai fatto grazie al tuo blog ?


Questo blog non è nato da molto, sono solo tre mesi. Ma grazie a lui sto facendo molte conoscenze nel campo di mio interesse. Sto inoltre conoscendo tante bravissime food blogger, alcune persone mi son anche diventate amiche e ne vado molto fiera. Non tanto perchè son food blogger molto famose ma perchè son persone come me: tranquille e leali che lavorano sodo per quello in cui credono. Persone a cui so di poter chiedere un consiglio perchè ho la consapevolezza che possono aiutarmi.

Fai delle belle foto: a tuo avviso cos'è che rende visivamente bello un piatto ?


Ti ringrazio del complimento, ma ho appena iniziato a fare foto ai piatti. Più mi guardo intorno e più mi rendo conto che ho tanto da imparare. Secondo me ciò che rende bello un piatto a volte non è la pietanza stessa, ma soprattutto ciò che lo circonda e che lo mostra in un aspetto migliore. Una bella tovaglia, belle posate, un bicchiere di vino, dei fiori, questo secondo me è quello che risalta un piatto. Ovviamente se il cibo che c'è dentro al piatto è bruciato è meglio lasciar perdere tutti gli orpelli e non fotografarlo, ma se ciò che prepari è già bello di suo, la cornice fatta da tutto quello che ho elencato può senza dubbio enfatizzare ancor di più il bello che c'è. Ovviamente oltre a questo una cosa importantissima è la luce, fondamentale che la luce sia naturale e non artificiale. Dona al piatto una sorta di aurea perfetta quasi celestiale che invoglia non solo a guardarlo ma soprattutto a mangiarlo.

Qual è l'utensile culinario o l'ingrediente dal quale non ti separeresti mai ?


Gli "utensili" da cui non mi separerei mai sono i 5 sensi. Senza quelli puoi avere gli utensili migliori del mondo ma rimarebbe il fatto che non sapresti effettivamente cosa prepare. Senza vista non potrei guardare il punto di doratura dei biscotti, senza udito non potrei ascoltare il timer del forno, senza olfatto potrei mai sentire se un lievito è andato a male? Senza il tatto non potrei capire se la focaccia che ho preparato sia al punto giusto di lievitazione e ovviamente il gusto. Senza gusto come potrei assaggiare quello che preparo? Tutti i più grandi chef del mondo dicono che bisogna sempre assaggiare prima di impiattare, cosa più giusta non ho mai sentito. Se io non conosco quello che preparo come posso pretendere che possa piacere ai miei ospiti? Io assaggio sempre, magari non mangio intere torte ma una forchettata non me la faccio mai mancare. Sia per una questione di curiosità, sia per golosità, ma soprattutto per rispetto. Per quanto riguarda l'ingrediente, io non potrei mai vivere senza zucchero!

Puoi condividere una delle tue astuzie culinarie con i nostri lettori ?


Potrei condividerle se le avessi, ma non le ho. L'unica astuzia che posso consigliare è quella di cucinare solo se ne si ha voglia, e se lo si fa con amore. Non cucinate se siete arrabbiati con qualcuno, non fatelo se siete stanchi, non fatelo solo perchè dovete farlo. A volte un'insalata di pomodori e una mozzarella conditi con i giusti ingredienti come basilico, un buon olio evo, sale e pepe, è mille volte più buona di una ricetta super elaborata ma che magari non avevate voglia di fare. Io, malgrado tutte le mie amicizie siano convinte che passo tutto il mio tempo tra i fornelli, posso assciurarvi che non sia così. Cucino solo se ne ho voglia, il problema che io ne ho voglia spesso, ma non lo faccio mai forzata. Son convinta che le cose fatte per dovere non vengano mai bene come quelle fatte con piacere. La cucina deve essere un bel modo per rilassarsi e non un posto in cui sentirsi obbligati a stare per far contenti gli altri. Dovete essere felici voi in quel momento e in quel posto. Non cucinate mai solo per gli altri, ma fatelo soprattutto per voi stessi.

Per te cucinare è....


Ti rispondo con una frase che mi rispecchia al 100%, presa dal film Julie&Julia:
"Perché dopo una giornata in cui niente è sicuro, e quando dico niente voglio dire n-i-e-n-t-e, una torna a casa e sa con certezza che aggiungendo al cioccolato rossi d'uovo, zucchero e latte l'impasto si addensa: è un tale conforto!"
Ecco cosa è per me cucinare, un conforto, una liberazione, un modo per staccare la spina, un modo per profumare di cioccolata, burro e zucchero. E' bello preparare una torta nel pomeriggio e sentire tuo marito che rientra dal lavoro dire "questo profumino lo conosco, hai fatto una torta" chiudere la porta di casa alle spalle e inebriarsi di questi profumi che solo ad annusarli ti mettono di buon umore. Puoi avere avuto la giornata più storta e più brutta del mondo, ma quando senti quel profumino e soprattutto quando assaggi quella torta, tutto passa, e torni in pace col mondo ma soprattutto con te stesso. La cucina, il cucinare e soprattutto i risultati che ne derivano son serenità, pace, tranquillità.

Un'ultima parola o un messaggio per i nostri lettori ?


Se avete un sogno e ci credete, che questo sia la cucina come ogni altra passione o desiderio, non fermatevi mai. Non rinunciateci mai. Siate coscienti che ogni passione va coltivata, bisogna studiare e tanto anche. Prepararsi, provare, sbagliare, riprovare, ma non fate si che mai e poi mai una persona che non siate voi si permetta di dirvi che non valete niente. Che i vostri sforzi non valgono la pena. Ogni sforzo, ogni sbaglio, ogni volta che riproverete a fare qualcosa per l'ennesima volta, vi porterà a raggiungere la vostra meta, che sia una carbonara o un titolo di studio. Buona fortuna a tutti.



Grazie Un cucchiaio di marmellata per aver risposto alle nostre domande. A presto!
Articolo Pubblicato da Silvia - 04/09/2013



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