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L'intervista di Pappareale



Intervista realizzata da Valentina Intervista realizzata da Valentina

Abbiamo intervistato Pappareale!

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Ciao Pappareale, raccontaci...


Da quanto tempo sei diventata blogger e cosa ti ha spinto ad aprire il tuo blog ?


Nel 2008 mi sono trovata di fronte alla scelta di proseguire la mia carriera lavorativa (quella di un tempo) oppure seguire la passione per la cucina che però non sapevo a cosa mi avrebbe portato.... beh ho scelto quest'ultima strada aprendo il mio blog di cucina cominciando a raccontare di me e dei miei piatti.

Come definiresti la tua cucina ?


La mia cucina è semplice ed è ispirata sicuramente alla tradizione culinaria campana, partenopea per i miei anni vissuti nella provincia di Napoli, ma anche casertana e irpina tramandata dai miei genitori.
Ovviamente per la curiosità che provo verso gli ingredienti che scopro attraverso letture, viaggi e ispirazioni estemporanee è anche una cucina contaminata e dove per esempio lo zenzero, la segale e il te matcha sono sempre presenti nella mia dispensa.

Cosa ti seduce in una ricetta ?


La semplicità legata alla capacità di innovazione.

Qual è l'utensile culinario o l'ingrediente dal quale non ti separeresti mai ?


I coltelli ben affilati, con il tempo ho imparato che usando gli utensili giusti in cucina si risparmia tempo e si ottengono risultati migliori!
L'ingrediente dal quale non mi separerei mai è ovviamente la mia pasta madre!

Sei un' esperta di pasta madre: è difficile realizzarla o è alla portata di tutti ? Un consiglio per chi la realizza per la prima volta ?


La pasta madre rappresenta solo un modo diverso di approcciarsi alla panificazione, o meglio una riscoperta di un modo antico e più sano.
Certo è alla portata di tutti e non è difficile realizzarla in se, occorre solo un po' di pazienza, dote che non può mancare a chi ama il mondo dei lievitati.
Quindi per chi la vuole realizzare per la prima volta consiglio di non scoraggiarsi se con i primi rinfreschi la pasta madre si presenta ancora appiccicosa e non bene alveolata, è un passaggio normale, bisogna proseguire con i rinfreschi fino ad arrivare alla sua forma ottimale.
Ma la cosa bella della pasta madre è che viene tramandata, perciò consiglio a chi avesse voglia di cominciare questa esperienza di farsene regalare un pezzetto dal panettiere/pasticcere di fiducia, dall'amica, dalla zia o da chi nelle vicinanze ce l'ha per poi rimandare eventualmente in un secondo momento, se proprio si ha voglia di provare a realizzare la propria pasta madre, quando si ha un pochino di più di esperienza e di consapevolezza.

Qual è la più bella esperienza che hai fatto grazie al tuo blog ?


Grazie al mio blog, che in molti casi è stato il mio biglietto da visita, ho provato la bellissima esperienza di pubblicare i due miei libri "La pasta Madre" e "KAMUT" di cui ne sono fiera.
E' stato un bel lavoro, impegnativo ma che mi ha regalato tante soddisfazioni prima e dopo.
Il prima è fatto di pensieri, fotografie, forno sempre acceso, cucina sempre attiva, scrittura, ripensamenti, illuminazioni... è per me sempre una fase molto adrenalinica dove il senso di responsabilità e il pizzico di insicurezza che mi accompagna da sempre mi portano a fare e rifare, in alcuni casi diverse volte, le mie ricette.
Ma proprio questo fare e rifare, mi ha portato ad avere delle grandi soddisfazioni anche dopo la pubblicazione: ricevere tante e-mail da parte dei lettori con i complimenti per avere creato delle ricette che "funzionano" mi rende felice.

Che evoluzione hai notato nella blogosfera culinaria italiana ?


Premetto che purtroppo non ho più molto tempo per leggere i blog altrui, ma quello che ho notato negli ultimi 2-3 anni è che, rimanendo in tema di pubblicazioni, stanno uscendo molti libri tratti dai food blog, soprattutto italiani.
Questa è senz'altro l'evoluzione che mi più di tutte ho notato e che in alcuni casi non condivido molto.
Questa affermazione può sembrare strana visto che io stessa ho pubblicato due libri e spero di non essere fraintesa, ma la cosa che mi lascia perplessa, proprio perché sono food blogger, è quella di trovare nei libri gli stessi contenuti dei blog.
Per me il libro è un'opera unica, che mi deve regalare emozioni diverse dal blog, se compro il libro di un/una food blogger che mi piace e che seguo, mi aspetto dal libro una cosa diversa da quello che leggo abitualmente nel blog e la diversità non può solo essere data dalla carta stampata (che mi piace moltissimo tra l'altro) ma anche dai contenuti.

Quali sono i tuoi progetti futuri ?


I miei progetti futuri sono sempre troppi, ma diciamo che quello più prossimo che mi sta impegnando in questo momento è il progetto di aprire un luogo, il mio laboratorio dove poter lavorare ai miei impasti e alle mie ricette, ma anche un luogo attraverso il quale poter diffondere la cultura della pasta madre e la mia cucina, quindi aperto a chi vorrà condividere con me questi valori. In pratica mi piacerebbe dare al mio blog una cucina reale in cui non sarei più solo dietro le quinte!
Magari ve ne riparlerò tra un po'.

Per te cucinare è....


.... è riuscire a far felici chi mangia il mio pane e i miei piatti.

Un'ultima parola o un messaggio per i nostri lettori ?


A tutti i miei lettori e a quelli di Tribù Golosa dico grazie e buona lettura.



Grazie Pappareale per aver risposto alle nostre domande. A presto!
Articolo Pubblicato da Valentina - 08/10/2013



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