La dieta chetogenica: per chi è adatta e come funziona
La dieta indubbiamente più in voga degli ultimi tempi, si basa su un meccanismo detto chetosi, che però non si adatta a tutti. Qui spieghiamo perché.
Thinkstock
Come funziona la dieta chetogenica
Il nostro organismo per svolgere le sue attività quotidiane, come il movimento, la respirazione e la conservazione della temperatura corporea, utilizza l’energia proveniente dai glicidi, cioè da zucchero e carboidrati. Per costringere il corpo a usare le scorte immagazzinate, bisogna eliminare i glicidi; quando il nostro corpo si accorge di aver "esaurito il carburante", alcuni organi e tessuti cominciano a utilizzare come fonte di energia gli acidi grassi: il cervello, il sistema nervoso e alcune fibre muscolari, invece, producono come fonte di energia i corpi chetonici, che si ottengono metabolizzando le scorte lipidiche. Il fisico entra così in uno stato biochimico chiamato chetosi, nel quale in pratica il fisico adopera i grassi per produrre energia, vista la penuria di zuccheri disponibili.
Lo stato di chetosi non è facile da raggiungere e da mantenere: occorre eliminare dalla dieta tutte le fonti di glicidi, tra cui il pane e la pasta, lo zucchero, l’alcol, le patate, ma anche la frutta, il latte e i latticini, i legumi e le verdure di colore rosso e arancione come pomodori e carote, di solito ammessi anche nei regimi ipocalorici. Si possono invece assumere liberamente le proteine sotto forma di carne, pesce, uova: spesso è consigliabile completare l’alimentazione con integratori proteici e di sali, vitamine e omega 3, visto l’apporto ridotto proveniente dalla tavola. E’ anche indispensabile bere in abbondanza, almeno due litri di acqua al giorno.
Dopo un paio di giorni di chetosi si comincia a verificare il calo di peso, anche in modo piuttosto rapido e consistente. Visto che lo stato di chetosi è legato al livello di glicidi nel sangue, va da sé che ogni “sgarro” si paga con la perdita di questo complesso equilibrio biochimico: basta un piccolo frutto, o una bibita o un pezzetto di pane per compromettere la chetosi e vanificare tutti gli sforzi: il fisico riconoscerà infatti la presenza di glucosio e riprenderà ad utilizzarlo. Per questo, quando si è raggiunto il peso desiderato, è necessario reintrodurre molto gradualmente i normali alimenti per non recuperare in breve tempo i chili pesi.
Si tratta quindi di una dieta piuttosto controversa: molti la criticano a causa dell'alto tasso proteico, che può causare un sovraccarico renale e la rende inadatta a chi soffre di problemi renali.
Scopri gli altri articoli della Tribù!
Dormire con dello zenzero ti aiuta a...
Metodo Montessori: perché e come...
Benessere: pesce 3 volte a settimana...
Tecniche di cucina
E dopo i tovaglioli a forma di coniglietti, ecco come realizzare dei simpatici tovaglioli a forma di pesciolino, perfetti per una festa a tema, una cena al mare o, semplicemente, per il primo di aprile!
Commenta questo articolo