L'intervista di Simonetta Nepi

Intervista realizzata da Federica

Abbiamo intervistato Simonetta Nepi!

Visita il blog: Glu-Fri.

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Ciao Simonetta Nepi, raccontaci...

Cosa ti ha spinto ad aprire il tuo blog ?

Ho scoperto di essere celiaca qualche anno fa e ho iniziato a sperimentare in cucina. Il blog è nato alla fine del 2009 a Buenos Aires, dove nel frattempo mi ero trasferita per il lavoro di mio marito, come una parte di quello che doveva essere un progetto piú ampio di formazione per chi di celiachia sapeva poco o nulla. Diciamo che di quel progetto è rimasto solo il blog...e io.

Come è cominciata la tua storia d'amore con la cucina ?

Direi che è stata latente sempre. Come tanti italiani ho ricordi di nonne grande cuoche, di pranzi domenicali che farebbero invidia a qualsiasi ristorante italiano stellato all'estero. Ho una madre curiosa che in tempi lontanissimi e fuori dalle mode ci ha fatto apprezzare la cosidetta cucina etnica.
Ho iniziato a cucinare relativamente tardi ma ho sempre avuto una biblioteca fornitissima di libri di cucina e di tutto quanto ruota attorno al cibo.

Come definiresti la tua cucina ?

Semplice, facile e gustosa.
Chi soffre di celiachia deve gestire tante variabili per cui diventa difficile chiedere anche di preparare piatti complicati. Inoltre io scrivo anche per gli argentini che e hanno una cultura del cibo e una dedizione alla cucina molto diversa da quella italiana.

Perché hai scelto il nome " Glu fri " come titolo del tuo blog? Ha un significato speciale per te?

Era uno scherzo. fri é la latinizzazione di free inglese, libero. In spagnolo tante parole inglesi si latinizzano come líder e glu l'abbiamo usato per continuare il gioco e abbiamo troncato la oarola gluten che é anche un po' minacciosa anche foneticamente.
Insomma non vuol dire nulla, richiama lontanamente il gluten free, va bene in tutte le lingue (quasi) e ci sembrava simpatico. Parlo al plurale perché la scelta del nome l'avevo condivisa con altre persone.

Il tuo blog é un blog bilingue italo-spagnolo. La cucina argentina ha influito molto sul tuo modo di cucinare?

Piú che influito mi ha fatto incorporare nuovi piatti e modi di cucinare. La cucina argentina è un interessante metistaggio di cucine europee, ebraiche, e persino asiatiche con delle interpretazioni criollas, locali. Una cucina in cui la carne è spesso protagonista.
I piatti di origine italiana ormai sono solo lontani parenti degli originali, sfumati nel ricordo degli emigranti e adattati agli ingredienti locali. La stessa cosa succede con i piatti di altre comunità immigrate da tutto il mondo.
Attualmente anche in Argentina esiste una nuova tendenza a mangiare piú consapelvomente, a ricercare le ricette antiche e originali, a variare gli ingredienti. E' una un'evoluzione che sembra essere molto interessante.

Sei una blogger celiaca e per questo motivo proponi diverse ricette gluten free. Hai una ricetta che é a te cara e che vorresti consigliare a tutti i nostri lettori celiaci?

Diciamo che amo i cosidetti dolci da credenza, quelli che si fanno in poco tempo, facilissimi e hanno un che di veramente confortante, ideli con il tè che amo tantissimo.
Come la torta di limone, la torta di mandarino e semi di papavero, la torta di ricotta.
Tra l'altro con la stessa tecnica si possono fare anche dei pani veloci, i quick bread, che per i celiaci sono una salvezza, soprattutto quando si é alle prime armi e non si sa dove incominciare.

L'utensile culinario dal quale non ti separeresti mai é sicuramente il Thermomix che in Italia tutti chiamano "Bimby". Cosa trovi di speciale nell'usare questo strumento per la preparazione delle tue ricette?

Non vorrei fare pubblicitá ma l'attrezzo in questione aiuta molto.
Il Bimby oltre a frullare, tritare ecc é impagabile nel fare le salse, le creme, le vellutate.
Volendo ci si puó fare un pasto completo, mi é capitato di traslocare e avere solo il Bimby come unico elettrodomestico e unica pentola e siamo riusciti a mangiare anche bene. Ci sono ricette nel blog che ho preparato cosí.
Insomma so che i puristi della cucina non lo amano, ma velocizza molto le cose e insegna a essere precisi: tanti minuti, tanta temperatura, tanto peso.
Poi faccio anche tante cose senza elettrodomistici. Ad esempio impastare anche se con gli impasti gluten free non è così facile e a volte vanno talmente montati che è necessario usare le fruste.
Considerate poi che il blog viene letto anche in Spagna dove "la Thermomix" è molto diffusa per cui se posso do sempre le indicazioni per la preparazione nel robot.

Le tue foto sono magnifiche : che consiglio daresti ai nostri lettori per riuscire a fare delle belle foto ?

Non lo so perché io sono ipercritica con le mie foto e sono completamente autodidatta, a parte un paio di lezioni perché non sapevo neanche come si accendesse una reflex.
Sicuramente mi aiuta la luce meravigliosa di Buenos Aires, l'unica cosa che consiglio é provare provare provare e diciamo anche che il digitale é generoso....

Per te cucinare è....

Curiosità, soprattutto.
Ovviamente poi c´è anche la necessità di nutrire al meglio possibile la famiglia, ma di fondo è curiosità di sapori.
(con conseguenti disastri in cucina, a volte).
E poi sono golosa e con se voglio certi piatti, dato che sono celiaca, me li devo preparare per forza con le mie mani. Alla fne come dico sempre noi celiaci maniamo benissimo: siamo attenti agli ingredienti, leggiamo le etichette e cuciamo tanto.

Un'ultima parola o un messaggio per i nostri lettori ?

Immagino che i vostri lettori siano tutti buoni cuochi, per cui l'unica cosa che suggerisco è fare attenzione anche agli allergeni. Se invitate a mangiare un celiaco stare attenti alla contaminazione da glutine sia durante la preparazione dei piatti sia negli ingredienti che vengono usati,
Informatevi sempre see gli ospiti hanno qualche restrizione nell'alimentazione, qualche allergia o intolleranza perché a volte sono cose che sfuggono.

Grazie Simonetta Nepi per aver risposto alle nostre domande. A presto!
Articolo Pubblicato da Federica - 26/05/2014

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