Se quando guidi attraversi aree rurali, potresti aver notato che nella maggior parte dei campi si coltiva solo un tipo di pianta (in gergo "monocultura"). Un'altra osservazione da fare è che non sono rimasti quasi più animali selvatici. Le monocolture e l'uso di pesticidi alla base dell'agricoltura industriale ha ridotto estremamente la biodiversità.
Ma non è l'unico problema: i terreni vengono spesso seminati più volte all'anno e difficilmente hanno il tempo di rigenerarsi. Questo li rende meno fertili a lungo termine e li espone all'erosione. E meno piante significa un minor assorbimento di CO².
La permacultura vu,ole invece contrastare anche quest'aspetto anche con una biodiversità su larga scala in modo che i suoli possano continuare a nutrirci in futuro. Ma come potrebbe avvenire questo passaggio?