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L'intervista di Ada Parisi



Intervista realizzata da Federica Intervista realizzata da Federica

Abbiamo intervistato Ada Parisi!

Visita il blog: Siciliani creativi in cucina.


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Ciao Ada Parisi, raccontaci...


Cosa ti ha spinto ad aprire il tuo blog ?


In prima istanza la voglia di mettere ordine nelle ricette di famiglia, quelle che mia nonna ha lasciato a mia madre e mia madre a me. Poi, piano piano, la voglia di sperimentare, mettere in gioco la mia creatività, ha avuto la meglio e ho iniziato a vedere nel blog un modo per esprimere me stessa, le mie idee, la mia voglia di mettermi sempre in gioco in piatti che invento, provo, testo e perfeziono giorno dopo giorno. Il blog è il mio spazio libero nel quale mi distraggo dal lavoro quotidiano, quello di giornalista di cronaca: un lavoro molto impegnativo, che mi fa accumulare tensione e stress. Mi sfogo cucinando: per me i momenti notturni, in cui sono ai fornelli, sono la parte migliore della mia giornata

Come è cominciata la tua storia d'amore con la cucina ?


E' iniziata con la mia storia d'amore con il cibo: amo mangiare, provengo da una famiglia siciliana in cui l'affetto e la cura per gli altri si esprimono in primo luogo attraverso il cibo. Un buon piatto, un pranzo tutti insieme, il dolce preferito fatto dalla mamma, sono tutti elementi con cui sono cresciuta insieme all'amore della mia famiglia. Cibo e famiglia per me sono un binomio inscindibile. E, visto che amo mangiare bene e che mia madre è sempre stata un'ottima cuoca, non potevo non sviluppare una storia d'amore con la cucina: i primi ricordi sono di me su una sedia, a guardare mia madre cucinare la sua favolosa torta di mele, il mio dolce preferito.

Come definiresti la tua cucina ?


Creativa, talvolta insolita ma sempre equilibrata (almeno spero), golosa (perché io sono una golosona) e sempre in evoluzione, alla ricerca di un accostamento diverso, di un prodotto nuovo, di un sapore particolare. Quello che vorrei è partecipare, con la mia cucina, alla diffusione di un po' di cultura alimentare, di rispetto verso le materie prime e di conoscenze del grandissimo patrimonio agroalimentare italiano.

Sei una siciliana DOC. Cosa ami di più della cucina siciliana e che ricetta consiglieresti a chi non conosce la cucina siciliana?


Della cucina siciliana amo la varietà, soprattutto nell'uso delle verdure. La mia terra è ricchissima di verdure e i siciliani hanno fatto dell'uso delle verdure una vera e propria arte. Sono certa che potrei preparare 365 piatti solo con verdure, formaggi e carboidrati, senza carne né pesce, ispirandomi alle ricette tradizionali siciliane. Poi ovviamente c'è il pesce, che trionfa sulle tavole siciliane, e i dolci siciliani diventati famosi nel mondo: cassate, cannoli, buccellati, gelati, granite... A chi si accosta alla cucina siciliana per la prima volta consiglierei sicuramente un piatto a base di verdure, come la caponata di melanzane, che esprime tutta l'essenza siciliana in cucina: le melanzane, il pomodoro, l'uso di uvetta e pinoli, l' agrodolce. Un capolavoro.

Qual è la più bella esperienza che hai fatto grazie al tuo blog ?


E' difficile citarne una sola: forse la più bella esperienza è stata la giornata all'Alma, alla Reggia di Colorno, dove grazie al Parmigiano Reggiano ho cucinato con gli chef della scuola diretta da Gualtiero Marchesi. Frequentare l'Alma è il mio sogno nel cassetto. In generale, però, la cosa più gratificante non sono i premi vinti o le collaborazioni ma il rapporto quotidiano con i miei lettori: mi seguono, fanno le mie ricette, mi mandano complimenti ma anche critiche costruttive. Ogni persona conquistata per me è un tesoro vero. Non posso non parlare anche delle tante persone che ho conosciuto grazie ai social network, blogger e non solo, la cui conoscenza mi ha arricchita enormemente: faccio parte di un gruppo bellissimo di bloggers, le Bloggalline, dove riesco a essere me stessa e dove ho trovato quello che finora mi è mancato, delle amiche vere con cui condividere tutto, non solo l'amore per la cucina.

Nel tuo blog proponi una magnifica ricetta della granita di anguria che accompagni con una soffice brioche. Che consiglio daresti a chi vorrebbe provare la tua ricetta?


Consiglio di non essere pigri e mescolare la granita ogni mezzora, in modo che non cristallizzi e che la consistenza resti quella di una cremolata: morbida, setosa, senza cristalli di ghiaccio. Se poi avete una pianta di gelsomino, la sera prima mettere in infusione i fiori in due cucchiai di acqua e aggiungetela al succo di anguria: vedrete che profumo celestiale! Sulla brioche consiglio solo di mangiarla in giornata: la brioche del giorno dopo non esiste! Se proprio ve ne avanzano, potete fare un pudding alla maniera inglese, tagliando le brioche a fette e mettendole in una pirofila imburrata e poi versando sopra un composto di uova sbattute panna zucchero vaniglia. Poi in forno. Squisito.

Qual è il tuo sogno culinario nel cassetto?


Il sogno più ovvio: gestire un ristorante o aprire un ristorante tutto mio. Mi rendo conto che, visto il mio lavoro, è impossibile fare tutte e due le cose, perché si tratta di due impegni a tempo pieno. Ma sognare non fa male a nessuno....

Qual è stata la tua più grande sfida culinaria ?


I piatti per il contest dell'edizione 2014 delle Strade della Mozzarella: il regolamento prevedeva l'uso della mozzarella di bufala Dop e della pasta di Gragnano, abbinati a tecniche di cottura come sferificazione, bassa temperatura, oleocottura, infusione. Per una appassionata di cucina non professionista si tratta non solo di tecniche poco o affatto conosciute, ma anche e soprattutto di un approccio nuovo alla cucina. Ho preparato due piatti di cui sono veramente orgogliosa e con uno dei due, un semifreddo di mozzarella di bufala con caviale di miele, mirtilli confit e pasta fritta, ho vinto il concorso!

Per te cucinare è....


Non accorgermi del tempo che passa, vivere ogni attimo in modo costruttivo, progettando, sperimentando, mettendomi alla prova. E' il modo per non annoiarmi mai e cercare di diventare ogni giorno una persona migliore, entrando in contatto con gli altri e scoprendo il bello (e il buono) che c'è in noi.

Un'ultima parola o un messaggio per i nostri lettori ?


Noi siamo quello che mangiamo. Ci credo fermamente. E credo che l'amore si esprima anche attraverso quello che prepariamo a chi ci vuole bene: attorno al tavolo di una cucina ruota la vita di una famiglia. Pensateci quando fate la spesa, anche quello è un atto di amore.



Grazie Ada Parisi per aver risposto alle nostre domande. A presto!
Articolo Pubblicato da Federica - 01/07/2014



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