Menu Cerca una ricetta, una parola chiave, un ingrediente...

L'intervista di Alessandro Zaccaro



Intervista realizzata da Federica Intervista realizzata da Federica

Abbiamo intervistato Alessandro Zaccaro!

Visita il blog: Fancy factory.


Scopri il suo profilo



Ciao Alessandro Zaccaro, raccontaci...


Cosa ti ha spinto ad aprire il tuo blog ?


Sicuramente i miei amici hanno contribuito in maniera determinante alla realizzazione di questo progetto.
Sono stati proprio loro a spingermi in questa avventura e passo-passo ho costruito quello che oggi è Fancy Factory.

Perché si sa… di siti di cucina ce ne sono milioni sul web, ma il blog è diverso; il blog e qualcosa di personale che ci rappresenta… è come un diario di bordo dove raccontare un po' di se tramite la propria cucina scrivendo non solo il procedimento ma anche la storia che c’è dietro quella ricetta, gli insuccessi e i tentativi per arrivare a quel risultato.

Come è cominciata la tua storia d'amore con la cucina ?


Ho dei ricordi splendidi e molto nitidi legati alla mia infanzia… Fin da piccolo mi sono sempre messo a disposizione per aiutare in cucina, soprattutto con mia nonna, calabrese DOC (alla quale, da buon meridionale, non accetta un no come risposta se parliamo di cibo!).
Ricordo quando la aiutavo, ad esempio, a preparare le Pettule (pasta fritta tipica del meridione), dandole supporto ad impastare e poi a friggere.
Anche i miei genitori (entrambi calabresi, trasferitisi in Umbria) hanno senz’altro contribuito a farmi amare la cucina… mia madre, molto tradizionalista ai fornelli, mio padre, invece, più creativo ed estroverso.

Credo che il cibo sia uno dei collanti più profondi a livello personale proprio perché unisce e fortifica gli affetti.

Ultimamente vanno per la maggiore in televisione talents e programmi di cucina e il motivo è molto semplice…
Come dico sempre, ci sono solo 2 cose che tengono ancora unito questo paese: il calcio e il cibo (per cui vista la figuraccia dei mondiali, io proporrei di buttarci sul cibo eheheeh).

Come definiresti la tua cucina ?


Nella mia cucina si fanno esperimenti, si prova, si rispettano le tradizioni e il cibo in generale…odio gli sprechi!
Mi piace sperimentare nuove ricette ma anche cucinare “cimeli nazionali partenopei”!
Provo e riprovo le ricette più volte finché non sono soddisfatto del risultato…
Dopo aver trovato il giusto bilanciamento tra i vari elementi si passa alle foto e ai video, infine al web…
Ecco, il “duro” lavoro da food-blogger è proprio questo: CREARE, IMMORTALARE, CONDIVIDERE cercando di dare alla propria cucina una peculiarità che la contraddistingua dalle altre.

Perché hai scelto il nome "Fancy Factory" come titolo del tuo blog? Questo nome ha un significato speciale per te?


Mi piace la parola inglese Factory (fabbrica) perché la associo al duro lavoro. A questa ho associato la parola Fancy che in questo contesto è intesa come “immaginazione, fantasia”, che sono i miei “fili conduttori”…
Ed ecco che è nato il binomio Fancy Factory, letteralmente la "fabbrica della fantasia" perché si sa…di immaginazione in cucina ce ne vuole davvero molta, ed è quella che fa la differenza!

Qual è la più bella esperienza che hai fatto grazie al tuo blog ?


Sicuramente l’esperienza più bella è quella di tutti i giorni, quella di conoscere e mettersi in contatto con nuove persone, food-bloggers e non; è quella in cui gli utenti ti lasciano un commento per farti i complimenti o semplicemente per chiederti delucidazioni sulla ricetta che loro stessi andranno a realizzare da li a poco.

Fancy Factory (come dicevo sopra) si basa sulla condivisione! L’elemento portante della condivisione sono proprio le persone.

Parlando di te dici che in età adulta, sotto l'influenza di amici esperti di cucina, ti sei avvicinato alla cucina tipicamente Umbra. Cosa ami di più della tradizione culinaria della tua bellissima regione? Puoi consigliarci una ricetta tipicamente umbra per farci scoprire qualcosa in più su questa regione?


La cosa che adoro di più nella cucina Umbra è la Torta al testo… è una ricetta facile e veloce.
Io la chiamo “ricetta salva-cena” adatta quando si ha poco tempo per cucinare e molte persone da sfamare (e di cene a me ne ha salvate davvero molte).
Può essere farcita con qualsiasi cosa (verdure crude o cotte, carnecarne, affettati, formaggiformaggi etc etc) è un pasto sano e genuino!
E’ stato il mio amico Angelo (originario di Perugia) che mi ha insegnato e tramandato la ricetta.
La trovate sul mio blog nella sezione “Pizza & Pane”.

Sbirciando il tuo blog mi sono accorta che hai preparato dei magnifici macarons! La preparazione è stata difficile e quali sono i tuoi macarons preferiti?


E’ vero… mi hai scoperto… sono un macaron dipendente e non riesco a disintossicarmi :)

A parte gli scherzi, la preparazione non è difficile me è abbastanza lunga e articolata. E’ importante essere precisi e seguire la ricetta alla lettera con semplici steps obbligati (della serie non è una ricetta da fare “ad occhio” ).
Ho passato molti mesi a studiare ricette e tecniche di preparazione e alla fine ho fatto un riassunto di tutto il lavoro svolto, in un post nel mio blog, spiegando ad esempio la differenza tra il metodo “meringa francese” e “meringa all’italiana”.

Tra quelli preparati fino ad ora, i miei preferiti sono quelli al Pistacchio!

Nel mio blog potete trovare le ricette per preparare:
- Macaron al pistacchio
- Macaron alla menta
- Macaron alle amarene

Ma molte altre arriveranno nei prossimi mesi.

Qual è il tuo sogno culinario nel cassetto?


Il mio sogno culinario nel cassetto è quello di poter, un giorno, pubblicare un mio libro di ricette e vederlo proprio lì, sulla mensola nelle cucine dei miei cari.

Le tue foto sono bellissime! Che consiglio daresti a tutti coloro che vorrebbero realizzare delle foto come le tue?


Grazie per i complimenti sono davvero lusingato.
Sto studiando molto anche per quanto riguarda la food-photography.
Ovviamente se si da un’occhiata alle mie vecchie ricette si trovano delle foto abbastanza “discutibili” :)

E’ stato un passaggio graduale il mio, che ha come base lo studio della luce, dei props (cioè gli oggetti di scena), dell’angolazione etc etc…

Presupposto essenziale è essere appassionati o quantomeno appassionarsi alla fotografia… Le mie foto sono scattate in modalità Manuale e per prendere confidenza con la reflex in mod. M ci vuole tempo, passione e dedizione.

Il mio consiglio è quello di provare e riprovare, scattare foto in diversi punti della casa e a diverse ore del giorno, perché si sa… la fotografia dipende al 90% dalla “luce giusta”. Il restante 10% sono la qualità della reflex, l’obiettivo, la prospettiva con cui l’utente sceglie di fotografare e la post-produzione.

Nella food-photography è importante in primis diffondere la luce (con una tenda bianca), e in secundis rifletterla sulla scena (con l’uso di uno o più pannelli bianchi). E' fondamentale scattare all'interno di una camera (e non all'esterno), quanto più possibile vicino ad una finestra (se ovviamente decidiamo di scattare con luce naturale).

Il segreto sta tutto nel capire come “gestire” la luce.

Una food-blogger che amo particolarmente e che è per me di profonda ispirazione (oltre a Laura Adani che propone dei corsi specifici di food-photography) è Gabila del blog Panedolcealcioccolato.

Un'ultima parola o un messaggio per i nostri lettori ?


E’ fondamentale coltivare le proprie passioni, portandole avanti al meglio impegnandosi in tutto ciò che si fa…i risultati arriveranno!
E’ altresì importante tenersi attivi e aggiornati, avendo sempre la mente aperta a nuovi stimoli.

Ad esempio, nel mio caso, ho da poco iniziato un nuovo progetto che riguarda delle video-ricette, chiare semplici e intuitive.



Grazie Alessandro Zaccaro per aver risposto alle nostre domande. A presto!
Articolo Pubblicato da Federica - 15/07/2014



Se sei un blogger o uno chef, se lavori nel settore alimentare o hai un sito web sulla cucina e l'alimentazione e desideri condividere le tue ricette con la nostra community, per favore contattaci!
Saremo lieti di valorizzarti sul nostro sito.

Commenta questo articolo